La Cassazione nega il diritto all’obiezione di coscienza in materia di aborto ai magistrati

I fatti riguardano un magistrato di sorveglianza del Tribunale di Brescia, che è stato sottoposto a procedimento disciplinare per aver rigettato la richiesta di una donna in regime di detenzione domiciliare, che chiedeva l’autorizzazione ad allontanarsi dall’abitazione per sottoporsi ad un intervento di interruzione volontaria di gravidanza.
Secondo il capo di incolpazione, il magistrato avrebbe così illegittimamente impedito all’istante di eseguire il programmato intervento che lo stesso riteneva non praticabile perché contrario ai suoi principi religiosi, così come reso palese dal medesimo magistrato in successivo provvedimento, adottato su nuova istanza della detenuta, con il quale rimetteva il fascicolo alla presidente della Sezione con la seguente motivazione: “(…) ritenendo questo magistrato di astenersi dall’emissione del richiesto provvedimento per ragioni di coscienza e ritenendo che il diritto all’obiezione di coscienza debba essere riconosciuto anche agli appartenenti all’ordine giudiziario (stante la particolare ristrettezza dei tempi non è possibile sollevare questione di legittimità costituzionale)”.
Secondo il capo di incolpazione disciplinare, il magistrato avrebbe così arrecato grave discredito all’istituzione giudiziaria ed all’istante un ingiusto danno, consistito nella necessità di riproporre l’istanza e di rinviare l’intervento chirurgico, peraltro in data assai prossima alla scadenza dei novanta giorni entro i quali poter praticare l’intervento.
Con sentenza n. 88/2020, la Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha dichiarato il magistrato responsabile dell’illecito disciplinare e gli ha inflitto la sanzione disciplinare della censura.
Il magistrato ha impugnato tale decisione dinanzi alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, che hanno confermato la decisione del CSM, negando pertanto un diritto all’obiezione di coscienza del magistrato in materia di aborto.

Leggi la sentenza delle Sezioni Unite

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